In una zona molto nota e vissuta della città troviamo un luogo di grande interesse ma ora in stato di abbandono.

Panoramica sullo spazio della piazzetta.
Ci troviamo in centro città, sul percorso che porta da Cadorna a via Dante, una scorciatoia conosciuta ai milanesi, ma nascosta ai flussi di turisti, si incontra una piazzetta senza identità né vita.
Uno dei luoghi più affascinanti di Milano.
Tra via Porlezza e via Giulini si trova questa piccola piazza, senza nome, ma a tutti gli effetti tale, uno spazio pubblico della città non considerato e non vissuto, che passa totalmente inosservato ai numerosi cittadini passanti.

Passanti. Totale mancanza di interesse ed uso del luogo.
Vi sono tre elementi interessanti di questo spazio:
un piccolo teatro all’aperto, una “casa dimezzata” ed una minuscola chiesa ortodossa russa.

vista frontale del piccolo teatro all'aperto
Poche notizie ci sono su questo spazio raccolto, di matrice antica nella composizione spaziale ma di indiscutibile recente costruzione (visto anche l’uso di materiale cementizio).
È stato usato e vissuto negli ultimi anni da gruppi che per diversi motivi e sensibilità lo hanno deputato a spazio adatto al ritrovo collettivo (una compagnia di teatro e l’associazione VivereMilano in particolare).

"Casa dimezzata". Vista dal teatro. A sinistra il vicolo S. Giovanni sul muro.

La chiesa ortodossa russa.
Nonostante la presenza della chiesa, questa non può considerarsi la classica piazza con edificio religioso, sagrato frontale e spazio libero antistante. Qui la situazione è particolare e molto interessante, sia a livello sociologico che progettuale.
La chiesa, si affaccia sulla piazzetta, ha dimensioni molto modeste (è infatti la chiesa più piccola di Milano) e per questo motivo durante le celebrazioni della messa molti fedeli sono costretti a rimanere fuori senza la possibilità di poter seguire e partecipare. A funzione conclusa la comunità russa fa uso del teatro come luogo di ritrovo e dialogo (in particolare nell’anello più esterno dello spazio, rivolgendosi verso l’esterno, non verso il muro).

Un gruppo di fedeli ortodossi fuori dalla chiesa, a fine celebrazione. L'assenza di aree ombreggiate con sedute li fa sostare e dialogare all'ombra della chiesa.
Sulla piazzetta si affaccia anche un edificio che ospita gli uffici dell’ Istituto Nazionale di Statistica (ISTAT). Lo stabile ha un basamento che viene tavolta usato dai passanti come seduta, per una breve sosta. Si tratta infatti di un volume che a livello dimensionale e antropometrico suggerisce la seduta: alto circa 50 cm – e altrettanto profondo – esso corre lungo tutto il profilo dell’edificio, il quale a sua volta segue l’andamento di via Porlezza che sinuosamente si apre nella piazzetta ospitante il teatro.

Palazzo dell'ISTAT. Vista frontale. A sinistra il vialetto che porta a Cadorna.

Dettaglio del basamento del Palazzo dell'ISTAT sulla destra. Rapporto con la piazzetta.
Di seguito un’analisi delle potenzialità e delle criticità del luogo, dei suoi elementi e caratteristiche esistenti, della situazione attuale.
L’intervento progettuale punta a valorizzare le caratteristiche spaziali esistenti ed esaltarne le potenzialità. (progetto site-specific)
Gli obiettivi principali sono:
– la riqualificazione e rifunzionalizzazione di uno spazio pubblico dalle grandi potenzialità in un quadro di necessità ed emergenza degli spazi dedicati all’uomo nella città di Milano;
– un intervento di miglioramento e ripristino dell’arredo urbano esistente, elemento basilare per la sosta urbana, con attenzione alle qualità psico-fisiche adeguate alla natura del luogo ed alle caratteristiche delle persone che vivranno quegli spazi.
– l’ uso di materiali eco-compatibili e sostenibili
– progetto pensato per i cittadini e per rimanere in uso durante tutto l’anno ma che allo stesso tempo ha una forza comunicativa.
Elemento fondamentale del progetto è la grafica ambientale: gran parte della forza dell’intervento sta nel gioco percettivo sul muro verso il quale si rivolge il piccolo teatro.