«Gli scarti della città si offrono come osservatori privilegiati delle trasformazioni urbane latenti che mutano in profondità le relazioni simboliche e materiali fra uomini e territorio ma anche come rara occasione per riscoprire e rifondare le implicazioni etiche dell’abitare.»
Richard Sennet, 1999
“Usi del disordine: identità personale e vita nelle metropoli”
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Spazio pubblico come interfaccia comunicativa tra società e città.

“Artocratie en Tunisie.” Photo JR with Sophia Baraket, Rania Dourai, Wissal Dargueche, Aziz Tnani, Hichem Driss and Hela Ammar. fonte: Domusweb.
Lo spazio pubblico è un luogo fisico (o virtuale) caratterizzato da un uso sociale collettivo ove chiunque ha il diritto di circolare e dialogare. È lo spazio della comunità o della collettività. Rappresenta nelle società umane, in particolare urbane, tutti gli spazi di passaggio e di incontro che sono ad uso di tutti.
Nel corso degli ultimi secoli, con il superamento dei poteri assolutistici e l’affermazione delle democrazie moderne, la nozione di spazio pubblico si è estesa fino a comprendere “ogni spazio collettivo, fisico o virtuale, nel quale si esercitano i diritti/doveri di cittadinanza, di informazione, di azione politica.
Urban Food, Open Source platforms, Urban Action and Collaborative Economy
Innumerevoli collaborazioni, peer-to-peer, e le alternative open stanno reinventando il modo di produrre ed utilizzare i beni, le risorse e i servizi, sfruttando la potenza delle comunità. Parigi, 2-3-4 Maggio 2013. Oui Share Fest è un festival che unirà insieme una comunità globale di imprenditori, progettisti, makers, economisti, inventori, politici e cittadini per costruire un futuro collaborativo.
Delicati equilibri dialogici tra cultura e città
“Culture and the City” è il tema centrale del numero 8 di uncube magazine. Si trattano qui i due fenomeni — cultura e città — con una domanda di conoscenza intorno alla loro relazione, soprattutto in termini di causa-effetto, consecutio temporum ed ouput progettuale. Continua a leggere
Piazza dell’architettura | “Retrouver Trieste”
Edifici abbandonati, aree dismesse e vuoti urbani si presentano come occasione di riflessione sul patrimonio territoriale, urbano e architettonico di Trieste. La rigenerazione urbana sostenibile è tema centrale di Piazza dell’Architettura. Si apre oggi, 29 novembre alle ore 17, attraverso l’inaugurazione della grande mostra fotografica “Retrouver Trieste“, il festival, ospitato nella preziosa location del Museo Revoltella. Il fitto programma di incontri, mostre ed eventi collaterali saranno occasioni molteplici di confronto tra architetti, cittadini sul focus comune della Trieste contemporanea.
Vivibilità urbana. La ricerca a Copenhagen di Gehl architects.
Over the coming weeks we will be featuring a series of topic-based video clips inspired by our recent involvement in Andreas M. Dalsgaard’s documentary ‘The Human Scale’. The first two clips, entitled ‘Human dimension in planning’ and ’Making life visible’ launch what we hope will be a heated debate on how we plan our cities. We’re looking to get your opinions and are very much looking forward to reading and commenting on your thoughts.
In the first video short, Gehl CEO Helle Søholt discusses some of the problems facing cities today, and how a human centered approach to planning and design can address some of these issues. The video shorts are a ‘taster’ to the upcoming documentary film inspired by the work of Jan Gehl and Gehl Architects entitled ‘ The Human Scale’.
In the second video short, Founding Partner Jan Gehl discusses how the systematic observation of people can…
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URBwatching, una città multiversa.
Birdwatching è un’indagine sullo scenario urbano contemporaneo, uno sguardo sulle mille sfaccettature della città contemporanea, della sua fisionomia continuamente cangiante, della sua società, dei suoi abitanti, della sua architettura incerta…nuovi significati o perdite di senso?
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50 metri quadrati di spazio pubblico. Valorizzare delimitando.
Praga, 50 metri quadrati di spazio pubblico delimitati e resi impraticabili per 54 giorni. Talvolta per dare valore ad un bene comune bisogna privarsene. Questo intervento del gruppo ceco EPOS 257 ne è un esempio, con un semplice gesto, estremo ma forte, illegale ma reversibile, si può scatenare una provocazione forte e una riflessione profonda.
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“Bodies in urban spaces”: evidenziare lo spazio con il corpo.
Esplorare la relazione tra corpo, spazio e architettura. L’ambiente urbano viene indagato, sottolineato e riletto attraverso il metro del corpo umano così interstizi urbani anonimi assumono un nuovo valore solo rapportati all’uomo. Ecco che si aprono nuovi punti di vista sullo spazio che ci circonda e che ogni giorno esperiamo e viviamo. Bodies in urban spaces è un progetto di Willi Dorner e Lisa Rastl.
Open-Air-Library. Riqualificare con uno spazio aperto alla cultura.
Ri-appropriazione dello spazio pubblico attraverso l’azione artistica.
Un progetto che attraverso l‘occupazione temporanea (legale) di un parcheggio, adibito a spazio creativo riesce efficacemente e sorprendentemente a esprimere una critica all’attualissima questione urbana: la sconsiderata e progressiva invasione da parte dei veicoli degli spazi aperti pubblici della città.
Tutto ciò favorendo la cultura artistica e dando a giovani creativi uno spazio regolare di esposizione delle proprie opere. Geniale.
Spontanee conversioni funzionali di infrastrutture in disuso. Il caso di Tempelhof.
Il cittadino e i suoi bisogni al centro della pianificazione e rigenerazione urbana europea.
“Planning for people”. Indagare e sviluppare nuove strategie urbane che seguano le attuali dinamiche relative ai centri urbani ponendo al centro dell’interesse l’uomo, il cittadino, con le sue necessità in continuo e veloce divenire. La qualità della vita urbana come mission europea condivisa. From place to people.
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My Playground: silenziose relazioni tra uomini e superfici urbane.
What’s fascinating is the way of transforming the city because you can’t change it physically,
you can’t go and move the light post or the staircase,
but you can change the way you are looking at it and the way you use it and in that way make it your own.Signe Højbjerreh Larsen – Team Jiyo
Punti di vista su Milano: tra macro-interventi e nuovi usi temporanei della città.
Rapporti e disequilibri: divario tra politiche d’intervento edilizio e nuovi stili di vita in città. Iperconcentrazione e decrescita. Deterritorializzazione. Qualità della vita e densità abitativa. Larghe intese politico-amministrative.
Il punto di vista di Vittorio Gregotti.
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City talks. Torino, Copenhagen, Innsbruck
City Talks, città che si presentano e discutono sulle politiche di trasformazione urbana e sociale in un reciproco scambio di saperi per contribuire ad una conoscenza dei territori urbani del ventunesimo secolo.
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Visioni urbane e proposte progettuali per la rigenerazione urbana.
Angolazioni Urbane: verso un’opera collettiva.
Progetto dedicato all’arte pubblica, realizzato dall’Assessorato alle Politiche giovanili e pace del Comune di Venezia in collaborazione con l’associazione culturale “LiveOutsideinVEnice”.
Paesaggissimo. Riflessioni sullo spazio pubblico urbano.
Un simposio internazionale sui temi dello spazio aperto collettivo nelle città contemporanee. Progetti, riflessioni, osservazioni del panorama attuale con il confronto di esperienze sviluppate in numerosi Paesi europei sono stati gli ingredienti principali dell’incontro.
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Humanscape. Uomo e ambiente al centro.
“Humanscape. Artisti finlandesi in dialogo con il territorio“: un progetto internazionale di Asilo Bianco in collaborazione con la Finnish Academy of fine Arts di Helsinki.
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